PREVISIONI OCCUPAZIONALI E DI SPESA PER LE DESTINAZIONI TURISTICHE NAZIONALI ED I PRANZI DELLE FESTIVITÀ INDAGINI IPSOS E CST PER CONFESERCENTI.

il Presidente di Confesercenti Provinciale Raffaele Esposito

“Anche per la provincia salernitana – afferma il presidente provinciale di Confesercenti Salerno Raffaele Esposito – si consolidano i dati elaborati dalla nostra organizzazione nazionale. Queste previsioni, come sempre, saranno suscettibili delle condizioni meteo per una  oscillazione verso l’alto o il basso dei dati stimati. Salerno e la sua provincia, dunque, si confermano destinazioni appetibili sia dall’utenza nazionale che estera. La maggioranza di ospiti che si riverseranno in provincia saranno regionali o al massimo interregionali con una percentuale di utenza straniera consolidata nelle città d’arte come Paestum. Una Pasqua che arriva anche troppo presto se vogliamo – prosegue il presidente Esposito – dove in Campania solo Napoli fa registrare numeri altissimi. Certifichiamo infine una larga percentuale di attività che hanno deciso di restare chiuse sia per scelta, ma soprattutto per mancanza di personale specializzato. Tema questo che resta purtroppo ancora di grande attualità e che va governato con la massima urgenza, alzando stipendi e benefit per chi lavora nel settore e – conclude il Presidente Esposito – sostenendo le imprese che creano lavoro, se vogliamo davvero far ripartire il turismo”.

Gli italiani spenderanno 2,5 miliardi di euro per il pranzo di Pasqua. 40 euro il budget medio a persona, cifra che sale a 50 euro per chi sceglierà un ristorante. È la stessa cifra dello scorso anno per il 56% degli italiani, il 27% spende una quota superiore, il 17% opta per un risparmio rispetto al 2023. È quanto emerge dal tradizionale sondaggio realizzato da Ipsos per Confesercenti in occasione delle festività pasquali. Dall’indagine risulta che il 65% degli italiani festeggerà la Pasqua con un pranzo a casa, propria o di parenti, il 12% celebrerà la ricorrenza in un ristorante, il 9% in viaggio. Seguono al 4% sia i festeggiamenti a casa di amici che quelli in un parco o comunque all’aperto. Sulle tavole degli italiani non mancheranno le uova di cioccolato, presenti per il 68% degli italiani con una media di tre uova ciascuno, le colombe (65%), le verdure di stagione e i salumi (entrambi al 48%), carni alla brace (42%), uova sode e preparazioni della tradizione locale (36%), agnello per il 34% così come le pizze salate della tradizione, pizze dolci (22%) e pietanze vegane per il 7%. A festeggiare in famiglia saranno soprattutto i residenti nelle Isole (71%), nel Nord Est (70%), al Centro (64%) e nel Nord Ovest (62%). Chiude la classifica il sud con circa sei italiani su dieci (61%).

Per quanto riguarda la celebrazione della Pasqua al ristorante o in un pubblico esercizio, in testa con il 18% gli italiani residenti al sud. Segue il Nord Ovest con l’11%, il Centro e il Nord Est con il 10% e le Isole con l’8%. Per il giorno di Pasquetta, invece, solo un italiano su tre (34%) pranzerà a casa propria o di parenti, il 16% sarà in gita fuori porta, il 13% in un parco, il 12% a casa di amici, il 9% al ristorante e il 5% in viaggio. Interessante anche l’ indagine  Confesercenti-Cst sulla scelta delle destinazioni turistiche di italiani e stranieri, Pasqua in crescita, previste più di 7 milioni di presenze (+1,2% sul 2023), in forte aumento gli stranieri (+3,2%). Città d’arte e borghi protagonisti tra gli stranieri, italiani scelgono località costiere e termali. Nord Ovest e Centro guidano la classifica delle prenotazioni. Messina: “Prosegue crescita, ma si sente ‘stanchezza’ della domanda interna”. Pasqua in crescita per il turismo: per il periodo che va dal 30 marzo al 2 aprile sono previste oltre 7 milioni di presenze nelle strutture ricettive ufficiali del nostro Paese, con un aumento del +1,2% rispetto allo scorso anno. E a trainare sono soprattutto le presenze straniere, in crescita del + 3,2% sul 2023. È quanto emerge da un’indagine condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, su un campione di 1.308 imprese italiane della ricettività. Previsioni nel complesso positive, dunque, anche se il confronto con lo scorso anno risulta difficile per via della diversa collocazione del calendario di questa Pasqua bassa 2024. La quota delle presenze italiane per il periodo delle festività è stimata al 51% del movimento totale, il 49% per le presenze straniere. Ma mentre questi ultimi mettono a segno un forte aumento, la domanda italiana mostra una leggera flessione (-0,8%): continua a pesare la riduzione del potere d’acquisto, che incide su budget e scelte di consumo. Le aree. La tendenza attesa è positiva in tutto il Paese, anche se non uniforme per tutte le tipologie di offerta e tutte le aree. Saranno le regioni del Nord Ovest a registrare le variazioni più significative del movimento con il +1,8% (-0,4% di italiani e +4,2% di stranieri), seguite dalle regioni del Centro con il +1,2% (-0,9% di italiani e +3,4% di stranieri). La stima per le aree del Sud-Isole si ferma invece al +0,7% (-0,4% di italiani e +2,3% di stranieri). Per il Nord Est la stima è del +0,9% (-1,1% di italiani e +2,7% di stranieri). Le tipologie di destinazioni. Anche per le prossime festività pasquali sarà ancora il patrimonio artistico e culturale delle città/centri d’arte e dei borghi, le eccellenze italiane, a suscitare il maggior interesse verso la domanda, soprattutto straniera, con un aumento stimato di presenze del +2,7%, ma senza aspettative del ‘tutto esaurito’. Un’altra quota consistente è attesa nelle destinazioni sciistiche della montagna (+2,1%). Per le località dei laghi e della campagna/collina le stime indicano rispettivamente il +1,1% e il +0,3%, mentre si prevede una leggera flessione per le destinazioni marine (-0,7%) e termali (-0,7%). Gli stranieri. La domanda italiana sarà maggioritaria nelle località costiere, termali e ad ‘altro interesse’. I turisti stranieri, invece, visiteranno soprattutto città/centri d’arte, località di campagna/collina, laghi e montagna. Le nazionalità di provenienza sono soprattutto quelle europee: turisti Tedeschi sono segnalati in aumento nelle località dei laghi, nelle strutture delle città e centri d’arte e della campagna/collina. Per quanto riguarda i visitatori Francesi le destinazioni preferite risultano città e centri d’arte, ma anche strutture delle località marine, della montagna e delle aree rurali. La domanda dei viaggiatori Svizzeri invece si concentra su località dei laghi, marine e della montagna. Per i Belgi le preferenze del mercato sono orientate maggiormente verso i soggiorni nelle città d’arte, località rurali e della montagna, mentre per Spagnoli le destinazioni più richieste sono le città d’arte. Quello degli Statunitensi è il mercato extraeuropeo che mostra maggiore crescita: le scelte sono orientate verso le città d’arte, borghi e centri minori, aree rurali e della collina. Altri mercati segnalati in aumento sono, in ordine di importanza, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Paesi Arabi e Paesi del Sud America.