La pubblica opinione è da anni sul piede di guerra contro la “casta” dei balneari facendo spesso di tutta l’erba un fascio direbbe qualcuno. Eppure tra le tante iniziative che rispettano l’ambiente circostante e le identità territoriali, che hanno contribuito a fare crescere l’appeal “turistico” delle varie destinazioni balneari, grazie anche al supporto delle maggiori associazioni ambientaliste italiane, esiste una buona pratica territoriale denominata “i lidi del parco” e promossa da CAB e FIBA Campania della quale nessuno, forse volutamente, parla abbastanza come ci spiega lo storico presidente di FIBA Campania Raffaele Esposito. “Proprio in questi giorni abbiamo consegnato i primi attestati di partecipazione al corso di <eco beach manager> promossi da Fiba Campania attraverso il CAT della Confesercenti di Salerno e con Dafor, la scuola che è molto attiva nell’area a sud del Cilento costiero, dove ha avuto inizio la buona pratica dedicata alla balneazione in ambito territoriale. Il corso appena concluso, con la consegna degli attestati, rappresenta soltanto l’ultima, in ordine di tempo, delle iniziative proposte dalla Confesercenti Cilento che, in questi anni, ha dato vita a tantissime attività promosse e proposte dalla nostra rete, dalla nostra organizzazione territoriale. Ci tengo a voler ricordarne brevemente alcune che, proprio per la bontà dell’iniziativa, hanno poi suscitato l’attenzione dei media ed anche delle reti nazionali con in prima fila con il programma tv Linea Blu: la proposta di un progetto online di tutela con la realizzazione di stabilimenti balneari in materiale vegetale leggero; la predisposizione insieme all’ente parco nazionale di un modello di gestione sostenibile con appositi disciplinari dedicati alle aree SIC, ZPS ed alle aree protette; la partecipazione ad un progetto LIFE per la tutela e la formazione, insieme alle associazioni ambientaliste, della tartaruga caretta caretta attraverso gli esperti della Stazione zoologica di Napoli; la costituzione del parco cardio protetto attraverso l’acquisto e l’allestimento dei pad pubblico accesso al defibrillatore; la proposta di maggiori attenzioni e progettualità dedicate alla accessibilità per abbattere le barriere architettoniche attraverso l’acquisto delle carrozzelle job per la mobilità ridotta e la disabilità.
A queste iniziative vanno aggiunte anche le tantissime attenzioni nei confronti dei clienti e delle istituzioni per focalizzare l’attenzione su le cosiddette Buone Pratiche, che devono poter soddisfare le esigenze del mondo dell’impresa, ma anche di rispetto dei territori attraverso la disciplina e la tutela delle spiagge libere con il concessionario che se ne prende cura durante il periodo dell’anno ripristinando, poi, lo stato dei luoghi. Dunque – prosegue il Presidente Esposito – tantissime iniziative e misure di prevenzione che uniscono in uno sforzo unico la parte privata e la parte pubblica per consentire un sempre maggiore rispetto dei luoghi del nostro bellissimo territorio. Per quanto riguarda il difficile momento dei balneari, per quanto concerne il discorso delle aree concezione, secondo noi il problema non è chi deve gestire queste concessioni, ma come sono state gestite e come dovranno essere gestite. Noi puntiamo ad un modello di gestione virtuoso, sostenibile e inclusivo che, però, debba poter premiare chi ha rispettato i luoghi e ha fatto sì che questo modello potesse rappresentare una opportunità per gli imprenditori e per i territori. Quindi – conclude il Presidente Esposito – prendendo spunto anche dalle tantissime bandiere blu che si sventolano sulle spiagge del Cilento, bisogna dire che il discorso della gestione è stato un discorso virtuoso che deve poter assolutamente in questo momento certificare il futuro di tanti lavoratori e imprenditori che si formano, investono nel tema della sostenibilità ed hanno quel quid in più ,maturato professionalmente negli anni, fondamentale per gestire in maniera coerente, inclusiva, accessibile e sostenibile il bene dato in gestione”.