È con l’annuncio del presidente Andrea Prete di un bando da un milione di euro per le imprese salernitane che presenteranno pro- getti innovativi basati su tecnologie 4.0 o intelligenza artificiale che si chiude la seconda edizione di AgriFood Future. La tre giorni promossa da Unioncamere e Camera di Commercio di Salerno registra oltre 2mila visitatori, 75 ospiti e 25 panel. Ci sarà una terza edizione -anticipa Prete- il programma funziona e, quindi, l’idea è di continuare ad avere un’iniziativa che è legata a questo settore. E cercheremo di fare sempre meglio. Come Camera di Commercio di Salerno -sottolinea Prete- siamo stati sempre attenti a trasformare in fatti tangibili quelle che sono le nostre iniziative. Il fatto tangibile sarà quello di stanziare una risorsa significativa, nella prossima giunta che convocheremo, proprio per varare un bando per le imprese che faranno questi passaggi sulla sostenibilità e sull’in- novazione in ambito agroalimentare». Per il leader del Sistema camerale, è un supporto che riteniamo doveroso dare perché mol- te imprese possano fare dei passi in avanti. E io guardo sempre a quelle più piccole perché, quando parliamo di sostenibilità e innovazione, non sono cose che riguardano solo le aziende di una certa dimensione, ma anche quelle più piccole. Anzi, a maggior ragione. le aziende più piccole possono colmare dei gap proprio con l’utilizzo delle tecnologie», «Certo – ammette – bisogna attrezzarsi anche con le competenze necessarie, ma credo che sia assolutamente fatti- bile un percorso di questo tipo ed è quello che noi stiamo promuovendo. Quanto alla seconda edizione di AgriFood Future appena conclusa, tra le altre cose, abbia- mo avuto anche i corsi mattutini nel teatro Verdi, dove abbiamo avuto il sold out di persone che hanno frequentato queste iniziati- ve di promozione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale», «Credo che sia emblematico – prosegue- di come una certa sensibilità il territorio ormai l’abbia e noi questa iniziativa la facciamo esattamente perché vogliamo che i no- stri imprenditori possano cresce re alla luce di quelle che sono le evoluzioni che il settore propone». Tra i partecipanti, anche venticinque buyers di una tra le imprese leader della grande distribuzione italiana, che ha scelto Agri- Food Future come momento formativo e come luogo attraverso il quale incontrare le aziende del territorio, mentre più di 60 aziende hanno effettuato consulenze personalizzate con Google per immaginare soluzioni di intelligenza artificiale utili ad affrontare le necessità delle singole attività. Formazione anche nella summer school di AgriFood Future, come spiega il professore Alex Giordano, direttore scientifico dell’evento: «<Abbiamo ospitato oltre cento giovani da tutt’Italia, ma anche una ragazza dalla Tunisia e un’altra del- la Cina ed entrambe studiano in Italia, che ci stanno dando loro delle indicazioni sul futuro dei sistemi agroalimentari».
Di innovazione nell’agrifood parla il presidente di Coldiretti. Ettore Prandini, evidenziando che è «<di fondamentale importanza anche per quanto riguarda le sfide legate alla sostenibilità, ma soprattutto l’utilizzo dei dati per tracciare tutto ciò che avviene all’interno delle nostre imprese e in termini di valorizzazione della presenza dei nostri prodotti sui mercati internazionali, che è lo sforzo vero che noi dovremo fare». Necessaria, per Prandini, è l’infrastrutturazione perché il rischio è di perdere competitività rispetto a quei Paesi, che sono i nostri principali competitor in termini di posizionamento del prodotto sui mercati internazionali».
«Noi – dice l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo- dobbiamo favorire il sistema dell’innovazione, delle conoscenze e, per farlo, dobbiamo in qualche modo interfacciarci meglio con i nostri imprenditori agricoli». «<La nostra Regione ha focalizzato molto sul sistema delle conoscenze per accompagnare questo percorso di crescita delle imprese e siamo tra le Regioni che hanno investito di più sui giovani. La sfida che vogliamo mettere in campo è quella di accompagnare questo percorso», conclude.
Fonte: Il Mattino edizione dell’11/09/2024 a cura di Nico Casale