Nelle ultime ore, ha suscitato notevole attenzione la nuova sentenza del TAR in Liguria, che evidenzia una mancanza normativa tra quanto affermato e sostenuto dalla politica nazionale in merito all’allineamento della scadenza delle attuali concessioni posticipata al 2027. La replica da parte dei commissari UE non si è fatta attendere chiarendo che l’accordo politico c’è!
Questa continua incertezza amministrativa, a più livelli, grava esclusivamente sui nostri operatori, imprenditori e lavoratori delle aziende balneari familiari, piccoli imprenditori che svolgono un ruolo decisivo per il settore turistico-balneare regionale e per il sistema Italia nel suo complesso, dichiara il presidente regionale di FIBA Confesercenti, Raffaele Esposito.
“Siamo ormai consapevoli del fatto che potrebbe succedere tutto e il contrario di tutto. Purtroppo, la grande incertezza che persiste da decenni, senza che nessuno abbia mai preso l’onere e l’onore di regolamentare definitivamente il settore, ha reso questa categoria fragile e frammentata, assolutamente non allineata a quelle lobby che molto spesso vengono citate da chi non opera in questo settore e che invece riescono a permeare nel cuore della politica che conta sostenendo e proteggendo le proprie prerogative.
Quello che sosteniamo è che, in questo marasma e in questa nave alla deriva, possa emergere un faro chiarificatore almeno per quanto concerne la linea del buon senso.”
Ci auguriamo che tale buon senso prevalga da parte degli enti locali. Ci siamo sempre rivolti, in prima istanza, ai Sindaci, che molto spesso vengono lasciati soli, e ai funzionari comunali, che hanno l’obbligo di attenersi alle disposizioni legislative in maniera rispettosa, senza commettere errori. Alla politica locale chiediamo di tutelare l’interesse economico e sociale dei territori e, soprattutto, di salvaguardare, conoscendo bene il tessuto imprenditoriale locale, chi ha sempre lavorato nel rispetto delle regole, distinguendosi anche per opere legate alla sostenibilità e alle buone pratiche.